Cessione del credito

Per ottenere il massimo vantaggio

Una importante novità introdotta dal Decreto Rilancio riguarda la possibilità, per il contribuente, di optare per la cessione del credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante, ad altri soggetti, compresi istituti di credito e intermediari finanziari.

Una scelta che si traduce in un vantaggio immediato.

La cessione del credito può essere esercitata non solo per gli interventi ai quali si applica il Superbonus, ma anche per le detrazioni relative alle spese effettuate per questi interventi:

  • recupero del patrimonio edilizio (si tratta, in particolare, di interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari nonché dei precedenti interventi e di quelli di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni degli edifici)
  • riqualificazione energetica (ci si riferisce a interventi rientranti nell’Ecobonus, quali, per esempio, la sostituzione degli impianti di riscaldamento o delle finestre comprensive di infissi, gli interventi sulle strutture o sull’involucro degli edifici, nonché quelli finalizzati congiuntamente anche alla riduzione del rischio sismico)
  • adozione di misure antisismiche rientranti nel Sismabonus (l’opzione può essere esercitata anche con riferimento alla detrazione spettante per l’acquisto delle “case antisismiche”)
  • recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, per i quali spetta il bonus facciate introdotto dalla legge di bilancio 2020
  • installazione di impianti fotovoltaici
  • installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

L’opzione deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate per via telematica a cura dei soggetti competenti (differenti a seconda dell’agevolazione fiscale oggetto dell’opzione e del tipo di edificio su cui si è realizzato l’intervento).

Occorre tenere conto delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022.

  • Relativamente alle spese agevolabili con il Superbonus 110%, fino al 31 dicembre 2025 si potrà optare per lo sconto in fattura o per la cessione del corrispondente credito d’imposta, in luogo della detrazione fiscale in dichiarazione.
  • Per le altre agevolazioni edilizie, l’opportunità è estesa fino all’anno 2024, compresi il bonus per la realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune, e la nuova detrazione del 75% per il superamento delle barriere architettoniche. Il bonus mobili e il bonus colonnine “ordinario” (non “trainato” dal Superbonus) restano esclusi dal meccanismo dello sconto in fattura o della cessione del credito.

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